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La pietra naturale pugliese per il rivestimento di esterni ed interni

La pietra naturale pugliese per i rivestimenti

La pietra naturale è un materiale dalle eccellenti caratteristiche meccaniche, estetiche e di sostenibilità. Grazie alla capacità delle pietre naturali di resistere agli agenti atmosferici, queste sono molto indicate ad essere impiegate come rivestimento esterno delle facciate e in terrazze, giardini o cortili. Negli ambienti interni sono ugualmente adeguate per il loro fascino, che aggiunge raffinatezza a qualsiasi ambiente, e per la loro resistenza all’umidità, che scongiura attacchi di muffe e batteri garantendo l’igiene e la salubrità dell’aria interna. Tali caratteristiche rendono perfetti i rivestimenti in pietra naturale per esterni e per pareti interne.

Le pietre naturali pugliesi

Esistono tantissime tipologie di pietre naturali di origine italiana. La zona della Puglia è particolarmente nota per l’estrazione di pietre. Una storia lunga secoli, la conoscenza insostituibile degli artigiani locali e le nuove tecnologie si uniscono in questa terra per l’estrazione e la lavorazione di pietre apprezzate in tutto il mondo per la loro bellezza.

Le zone della Puglia più rinomate per l’estrazione delle pietre naturali sono Trani, Apricena, Fasano-Ostuni e Lecce. In ognuna di queste zone si estraggono pietre dall’aspetto e dalle peculiarità differenti, tutte caratterizzate da un fascino intramontabile.

Tra le pietre più note estratte in Puglia ci sono

  • La pietra di Trani,
  • Il Biancone di Trani,
  • La pietra calcarea di Apricena,
  • La pietra di Fasano,
  • La pietra di Ostuni,
  • La pietra leccese,
  • Il carparo.

Dettaglio della cattedrale di Trani realizzata con la pietra di TraniDettaglio della cattedrale di Trani realizzata con la pietra di Trani

La pietra di Trani è una pietra calcarea estratta in Puglia, nei pressi di Trani. Si caratterizza per un piacevole colore chiaro, grande durabilità e resistenza alle intemperie. Impiegata per secoli per la costruzione di chiese, cattedrali (la cattedrale di Trani è realizzata con questo tipo di pietra), palazzi e castelli (Castel del Monte ne è un esempio), oggi viene usata più frequentemente per pavimentazioni e rivestimenti esterni, ma anche scale ed elementi decorativi per interni ed esterni di vario tipo.

Il Biancone di Trani è un marmo che deve il nome, oltre alla principale zona di estrazione, al suo caratteristico colore bianco. Nel banco calcareo, veniva infatti definito “biancone” uno strato di roccia che, per la sua colorazione molto chiara, spiccava sul resto degli strati circostanti, più scuri. Raro e scenografico, il Biancone è utilizzato per elementi e rivestimenti di pregio e disponibile in diverse finiture.

La pietra calcarea di Apricena, in provincia di Foggia, è di un colore che oscilla tra il beige e l’avorio, il che la rende estremamente versatile per applicazioni di vario tipo. La chiesa di Padre Pio a San Giovanni Rotondo ne è ricca.

La pietra di Fasano è quella caratterizzata da una particolarissima rigatura rossa.

La pietra di Ostuni è quella a cui Ostuni deve il nome di città bianca della Puglia. La pietra, di colore bianco avorio, utilizzata in passato per realizzare le costruzioni della cittadina pugliese, è oggi utilizzata per il rivestimento di interni.

La pietra leccese è una roccia calcarea di colore chiaro, tra il bianco e il giallo, che per la sua facilità di lavorazione è stata mezzo con cui si è espresso il barocco in Puglia (la Basilica di Santa Croce e il Duomo di Lecce tra gli esempi più rilevanti).

Il carparo, roccia originaria della stessa zona della pietra leccese, è leggermente più scura della prima e meno raffinata.

La sostenibilità delle pietre naturali

In termini di sostenibilità, le pietre naturali sono materiale di alta qualità, di cui se ne hanno a disposizione quantità pressochè illimitate. Le severe normative in tema di estrazione e ripristino ambientale, in congiunzione con le nuove tecnologie, garantiscono la tutela della zona di estrazione, che viene sottoposta a processi di rinverdimento e rimboschimento una volta esauritasi la cava. Per quanto riguarda i rifiuti, nuove tecnologie di taglio hanno migliorato l’efficienza del processo estrattivo, riducendo gli sprechi, e la possibilità di riutilizzare gli scarti e riciclare le pietre a fine vita, consente di avere un ciclo produttivo a rifiuti zero.